Flaming Pop: Dicò
A cura di SimonBart Gallery
SimonBart Gallery _ Via Roma 46/48 - 84121 Salerno
Inaugurazione: 26 Novembre 2016 – 19:00
Orari d'apertura:
Lunedì - Sabato: 10:00 - 13:00; 17:00 - 20:00
La SimonBart Gallery di Porto Cervo apre una nuova sede espositiva nel cuore della città di Salerno, in via Roma 46.
Lo spazio, concepito come un neutro contenitore bianco, vuole configurarsi come avamposto cittadino di ricerca e indagine di tendenze dell’arte contemporanea, con l’intento programmatico di dare a queste ultime un luogo in cui potersi confrontare con il pubblico e con il tessuto urbano. Il dialogo auspicabile con i vari attori del sistema dell’arte locale è l’elemento che la galleria vuole approfondire per affinare la sua ricerca, forte anche della presenza stabile in un mercato internazionale come quello della Costa Smeralda e in collezioni di assoluto rilievo.
Ponendosi concettualmente su un piano di continuità con lo spazio espositivo di Porto Cervo, la nuova sede salernitana della SimonBart si propone di curare mostre di artisti di fama consolidata, mantenendo tuttavia un occhio attento alle nuove generazioni di talenti dell’attuale panorama artistico nazionale e internazionale.
Dopo il successo degli eventi della stagione estiva, le mostre Blend – Accardi | Constantine e Narayana – Rabarama, allestite presso la sede di Porto Cervo, la SimonBart Gallery inaugura la propria galleria di Salerno con una mostra personale di Enrico Di Nicolantonio, in arte Dicò.
L’artista romano, uno dei nomi più interessanti dell’attuale scena pop italiana, eredita motivi e stilemi propri del linguaggio artistico della tradizione pop britannica ed americana. Come accadde per gli esponenti di Piazza del Popolo degli anni Sessanta, anche Dicò non si limita ad accogliere passivamente la moda americana, ma la reinterpreta alla luce di un linguaggio del tutto originale, molte volte ideando nuove tecniche realizzative.
Le sue opere, realizzate su tavola, sono una sapiente commistione di resine, materiali industriali, sovrapposizioni materiche, combustioni e corrosioni. I suoi volti, caratterizzati da notevole capacità espressiva, affascinano ed emozionano allo stesso tempo. Tuttavia la caratteristica che li rende davvero unici e irripetibili è senz’altro la plasticità scultorea, dovuta al potere del fuoco: la fiamma infatti sostituisce il pennello e, guidata dalla mano sapiente dell’artista, plasma, modella, buca e squarcia la lastra in plexiglass che contorna la superficie delle opere, mentre il neon conferisce ai volti un incredibile e sorprendente potere comunicativo, che esalta simboli e forme.
L’espressione “miracolo della combustione”, utilizzata da molti critici relativamente al processo creativo dell’artista romano, ne coglie intimamente il senso, catturando l’attenzione nonché la curiosità dello spettatore.