Gianluca Patti Italia, 1977
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Gianluca PattiBlu Dream, 2024Acrylic and resin on panel30 x 30 cm
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Gianluca PattiBlu Onirico, 2024Acrylic and resin on panel50 x 45 cm
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Gianluca PattiBlu, Multicolor, 2024Acrylic and resin on panel110 x 110 cm
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Gianluca PattiRosso, Multicolor, 2024Acrylic and resin on panel100 x 100 cm
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Gianluca PattiVerde, Multicolor, 2024Acrylic and resin on panel120 x 120 cm
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Gianluca PattiIl viaggio #2, 2023Acrylic and resin on panel150 x 170 vm
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Gianluca PattiTurchese Frequencies, 2023Acrylic and resin on panel60 x 60 cm
Gianluca Patti (Monza, 1977) vive e lavora tra Monza e Milano. La sua ricerca è incentrata sullo studio del colore e della materia quali strumenti di narrazione del vissuto personale e della dimensione temporale. Lo studio da autodidatta della storia dell’arte ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione della sua ricerca artistica: all’inizio del proprio percorso si appassiona al lavoro pittorico di grandi artisti quali Pollock, Vedova, Basquiat e Richter, approfondendone l’equilibrio cromatico e cercando un proprio approccio unico al colore, nell’ambito di una personale ricerca in continua evoluzione. Il lavoro di Gianluca Patti è stato esposto in diverse mostre personali e collettive, ed è entrato a far parte di collezioni di arte contemporanea di rilievo. L’approccio trasversale dell’artista l’ha portato inoltre a collaborare alla realizzazione di scenografie nel settore pubblicitario e dell’interior design e ad essere selezionato per progetti d’arte e impresa.
La ricerca artistica di Gianluca Patti si configura come una profonda indagine sull'essenza del colore e della materia, divenuti strumenti narrativi di una storia personale e temporale. Approfondendo l'equilibrio cromatico, Patti si distingue per un approccio unico al colore e alla materia, inserendosi in una ricerca in continua evoluzione.
Attraverso l'utilizzo audace di materiali quali cemento e resina, strettamente legati al suo passato familiare nel settore edile, l'artista trasforma elementi di costruzione in strumenti di espressione artistica. Questi materiali, evocativi dell'impresa di famiglia, si trasformano in veicoli simbolici che plasmano il processo creativo di Patti.
Patti, il pittore che scolpisce, dà vita a opere sia policrome che monocrome, caratterizzate da stratificazioni di prodotti cementizi, resine, reti e pigmenti. Questi strati diventano metafora di ricordi sedimentati e tracce del passato, svelando una profonda connessione tra il materiale e l'immateriale.
Nel suo processo di stratificazione, Gianluca Patti si trasforma in un archeologo della propria psiche, scavando nelle profondità del suo essere. Le opere risultanti sono una fusione di ricordi, fantasie, sogni e stati d'animo vissuti o possibili. L'artista plasma il suo vissuto in una dimensione tangibile, offrendo uno sguardo inedito su un paesaggio emotivo intriso di suggestioni e stratificazioni, come un viaggio attraverso strati di memoria che si rivelano e si intrecciano con il presente.