Aatifi Afghanistan-Germania, 1965

Aatifi (nato nel 1965) è un pittore, incisore e calligrafo contemporaneo afghano-tedesco. È nato a Kandahar, in Afghanistan. Vive e lavora a Bielefeld, Germania. Le sue opere contengono calligrafia araba astratta e influenze europee moderne.
Dopo essersi diplomato presto come maestro calligrafo, si è trasferito a Kabul nel 1982. Lì ha finito il liceo, ha aperto poco dopo un laboratorio e ha costruito una scuola di disegno e calligrafia. Poi è entrato alla Facoltà di Belle Arti dell'Università di Kabul nel 1989 per diventare un pittore. Nello stesso anno gli è stato conferito il Premio per la calligrafia e la composizione dal Ministero della Cultura afghano e gli è stato conferito una seconda volta l'anno successivo. Nel 1991 gli è stato assegnato il primo posto dal gruppo di artisti Hakim Naser Khesraw Balkhi. Nel 1992 ha terminato gli studi a Kabul. Trasferitosi in Germania nel 1995, Aatifi è diventato membro del Sächsischer Künstlerbund e ha lavorato come stipendiato al Castello di Moritzburg nel 1997. Successivamente è stato riconosciuto dal pittore e professore Siegfried Klotz che gli ha offerto di insegnare nel 1997/98 all'Accademia di Dresda di Belle arti. Alla fine degli anni '90 Aatifi si è trasferito a Bielefeld dove ha aperto il suo studio per lavorare e creare arte fino ai giorni nostri.
Invitato dal direttore Stefan Weber, Aatifi ha curato una mostra al Museum für Islamische Kunst del Pergamon Museum di Berlino nel 2015 intitolata Aatifi - Notizie dall'Afghanistan. Specializzato nella conservazione e presentazione dell'antica arte islamica, la decisione di Weber di implementare per la prima volta dipinti contemporanei su larga scala nel museo si è basata sull'approccio di Aatifi nei confronti della calligrafia. "Aatifi proviene da una tradizione viva, che lo distingue anche da un certo numero di artisti contemporanei [ ... ]. Non sempre si conoscono i punti di forza della tradizione, cioè i fondamenti dell'estetica classica in calligrafia, né si comprende la libertà di allontanarsene. Ecco perché si producono pessime imitazioni di archetipi culturali. Non così con Aatifi. Aatifi tira fuori l'equilibrio [ ... ]".